Intervista ad Annalisa Seveso, autrice
dell'e-book "Il vento e il rimorso"
Trama: T.J. è l’unico figlio di Achak Wonded, un nativo americano, magnate dell’industria farmaceutica newyorchese. Come suo erede T.J., nonostante una diversa ambizione, sarà costretto a entrare presto nella ditta del padre e, per poterlo fare, dovrà indurire il suo cuore e relegare i suoi desideri in un angolo segreto del suo io più profondo e tormentato.
Per la famiglia Wonded, inoltre, seguire le tradizioni degli antenati Sioux è importante quasi quanto respirare. Rituali, magia, ricorrenze, ghost dance, ma per T.J. si tratta solo di sciocche superstizioni alle quale non è mai riuscito ad attaccarsi.
Candida Carimati è una ragazza che vive a Milano. Appartiene a una famiglia operaia composta da due genitori estremamente cattolici, da cinque fratelli a cui tutto è concesso e da due sorelle con le quali sente di non avere nulla in comune. Fin da molto giovane Candida deve affrontare le difficoltà di essere donna in una famiglia estremamente bigotta. Lei vuole, sogna, una vita migliore. Desidera ardentemente lasciare Milano e quella casa opprimente e chiassosa. Ha un piano bel delineato nella mente, ma un improvviso scherzo del destino la costringerà a modificare il suo progetto iniziale.
Come potranno due persone tanto diverse riuscire ad intrecciare le loro vite? Saranno gli spiriti sovrani a fare in modo che le loro anime, unite e benedette da Manitù già da secoli, possano incontrarsi per vivere un amore intenso, appassionato, costellato da difficoltà e capace di durare oltre la vita.
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1) Dove e come è nato lo spunto per scrivere questo libro?
Può sembrare assurdo, ma l’idea di scrivere questo libro mi è venuta una sera mentre guardavo su Discovery Channel un programma sull’occulto e sulle varie religioni. Una buona parte del programma era dedicato a una delle mie grandi passioni: i nativi americani e così mentre guardavo le immagini delle loro danze e dei rituali, si faceva strada nella mia mente la voglia di raccontare una storia che parlasse di loro.
2)
Il protagonista del romanzo proviene da una famiglia di pelle rossa.
Come sei riuscita a ricreare e trovare tutti i riferimenti alle
credenze spirituali di quel popolo?
Non è stata una ricerca semplicissima da portare avanti, anche
perché ci sono usanze simile per diverse popolazioni di pelle rossa,
ma altre tradizioni che invece sono specifiche a seconda dei vari
popoli. Io ho scelto i Sioux, ma solo perché è il popolo su cui
sono riuscita a trovare il maggior numero di informazioni. Ho fatto
ricerche su internet, in biblioteca e ho avuto modo di parlare con un
uomo del mio paese di nome Marco Perchechera che, essendo un
appassionato di nativi americani, aveva letto molto e mi ha prestato
alcuni suoi libri. 3) Didi è la giovane ragazza che si innamora del miliardario bello e impossibile. Non hai temuto a rischiare un tema "classico" nelle storie d'amore?
No, in realtà no, anche perché Didi è solo un’adolescente quando si innamora ed è abbastanza comune per una ragazzina di sedici anni perdere la testa per il personaggio bello e famoso. Però Didi avrà anche un’evoluzione come donna e si renderà conto che i sogni non sempre si realizzano, o quanto meno, che per potersi realizzare e ottenere ciò che davvero si vuole bisogna sgomitare e avere coraggio.
4)
"Il vento e il rimorso"... un titolo che solo alla
conclusione del romanzo può essere realmente compreso. E
devo ammettere che il finale fa davvero riflettere. Perché questa
scelta?
Ho scelto questo finale perché, anche se in molti si aspettavano
qualcosa di diverso, questo mi sembrava il più logico e
giusto per i miei personaggi e sono certa che un lettore accorto
sarà d’accordo con me.
5)
Didi, una ragazza determinata e forte. Alla fine il destino la
metterà davanti ad una nuova sfida...Credi sia davvero prerogativa
delle persone forti come lei, essere destinate a dover subire nuove
prove?
Penso che tutte le persone vengano costantemente messe davanti a
sfide più o meno dure, ma solo poche hanno davvero il
coraggio di raccoglierle e andare avanti, nonostante le difficoltà. Didi è una donna coraggiosa, una combattente, una donna
che non smetterà di lottare fino alla fine dei suoi giorni. Mi
piace pensare a lei come un personaggio che camminerà e lotterà con
le sue forze, anche dopo l’ultima pagina che le ho voluto dedicare.
6)
Il rimorso del titolo "tocca" l'animo di diversi personaggi
nel corso della narrazione. Carnefici, vittime del rimorso o
personaggi dalla scelta finale discutibile. Chi credi siano le vere
vittime: coloro che sono destinati a subire le scelte altrui o coloro
che le prendono seppur con dolore?
Di tutte le tue domande, cara Maria Antonietta, questa è senza
ombra di dubbio quella che mi ha messa più in difficoltà. Io penso
che nella vita non ci siano solo vittime o solo carnefici, così come
non ci sono persone completamente buone o cattive. Spesso i cattivi
diventano buoni e viceversa e pensando a questo mi viene in mente
il libro molto, molto vecchio “La luna e sei soldi” in cui si ha un ribaltamento di ruoli tra buoni e cattivi. Questo accade regolarmente nella
vita di tutti i giorni. Quante persone di cui ci siamo fidati poi ci
hanno traditi? E quanto che sembravano delle vere bestie cattive, ci
hanno sorpreso prestandoci il loro aiuto quando eravamo in
difficoltà? Questa è la meraviglia che ci spinge ancora a sognare:
il riscatto dell’animo umano così imperfetto che riesce sempre a
sorprendere.
7)
Come definiresti il tuo finale?
Un finale non convenzionale che lascia molto su cui riflettere. Inoltre
penso che lasci anche un piccolo spiraglio per continuare a sperare e
sognare.8) La scelta della copertina, insieme a quella del titolo, è uno degli aspetti più difficili per un autore, proprio perché sono i due caratteri che per primi colpiscono l'ipotetico lettore. Come è avvenuta?
Diciamo che i personaggi della foto mi hanno colpito perché quando ho iniziato a scrivere il libro era così che li avevo immaginati, attorniati dai misteri della foresta, della natura e degli elementi che per il popolo indiano sono fondamentali.
9) Prima esperienza nella pubblicazione in ebook. Quali sono i pro e i contro di questo nuovo mondo?
Sì, prima esperienza e fino a questo momento posso dire che è stata per me positiva. Fin’ora avevo sempre pubblicato con piccole case editrici che, pur essendo molto oneste e non chiedendo soldi agli scrittori, erano comunque mal distribuite, mentre il vantaggio dell’e-book è una distribuzione estesa e quindi il libro può essere acquistato da chiunque in qualsiasi momento. Inoltre, il costo del romanzo è contenuto e questo è un vantaggio per chiunque in un periodo di indigenza come questo.
10)
Tre motivi per comprare il tuo e-book.
Perché, senza falsa modestia,
penso di aver fatto un buon lavoro scrivendo questo libro leggermente
fuori dal comune. Perché penso di aver scritto una storia diversa
dal solito, ma soprattutto perché confido nei miei lettori per
realizzare i loro sogni e anche il mio.Maria Antonietta Azara
Grazie mille Maria Antonietta, le tue domande sono sempre interessanti ed è un piacere per me poter essere presente nel tuo blog. A presto
RispondiEliminaGrazie a te Annalisa per la tua estrema disponibilità!!!
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