Non l'ho specificato nella presentazione ma la mia passione per la lettura ha trovato sboco nella realizzazione di una rassegna letteraria "Una notte nell'Isola che c'è" di cui sono organizzatrice e relatrice insieme ad una giovane scrittrice esordiente, Maria Thea Chiodino (molto presto una mia recensione sul suo libro "Vivere").
Questa rassegna letteraria che noi adoriamo con tutte noi stesse, ci fa trascorrere molto tempo durante tutto l'anno, a leggere libri di autori più o meno conosciuti, giovani e meno giovani, al fine poi di decidere quali invitare alle nostre presentazioni. Al momento non posso ancora farvi i nomi degli scrittori della rassegna 2012, ma posso dirvi quali sono i libri che leggerò in questo mese e che consiglio anche a voi.
- "Nel tempo di mezzo " di Marcello Fois, candidato al Premio Strega e al Campiello.
Vincenzo Chironi - sardo friulano, per molti anni figlio di nessuno - è un uomo che non dovrebbe neppure esistere, quando torna in una terra che pare esistere da sempre. Lì ricomincia a vivere, diventa se stesso, s'innamora dell'unica donna a lui proibita. Finché il tempo e gli eventi non incrineranno le vite di tutti, senza crudeltà, con precisione.
E mentre la Storia rotola dal tempo di mezzo a un tempo nuovo, mentre gli amori coniugali nascono e poi muoiono piano, senza far rumore, altre storie sono destinate a non finire, a buttare germogli chissà dove. A gettarsi, spiazzandoci, nel futuro.
- "Olivia - La lista dei sogni possibili" di Paola Calvetti .
Inaspettati. Così sono tutti i doni degni di questo nome.
E del tutto inaspettato è l’inizio di questa
storia con gli sguardi di due bambini che si sfiorano da lontano, troppo
impegnati a fare i conti con il dolore degli adulti per potersi incontrare
davvero. E che prosegue anni dopo, quando, a pochi giorni dal Natale, Olivia
viene licenziata. O meglio: non viene licenziata perché, come molte sue
coetanee, non è mai stata assunta; semplicemente, da precaria, perde il posto di
lavoro e si ritrova più precaria e fragile di prima. Così, con la sola compagnia
dello scatolone che ha dovuto portare via dall’ufficio, di una buona dose di
malinconia e degli insostituibili stratagemmi che la nonna le ha insegnato per
affrontare le difficoltà, Olivia si avvia per le strade della sua città. Trovato
un riparo temporaneo ma insospettabilmente accogliente in un dimesso
bar-tabacchi, scorre il suo curriculum pensando a tutto ciò che quelle pagine,
nella loro pragmatica freddezza, tralasciano: gli incontri che l’hanno segnata,
gli amori veri e quelli che credeva lo fossero, le persone che non ha fatto in
tempo ad abbracciare. E le passioni, i sogni, i fallimenti, la forza dei
desideri. In quel bar tabacchi, che con il passare delle ore si popola di
personaggi buffi, matti, generosi e pedanti, sull’animo e sui pensieri di Olivia
veglia la nonna mai scomparsa davvero dalla sua vita, capace di leggere i
segnali segreti della felicità nelle scie di un aereo o nel verso di una poesia,
di affidare alla nipote un piccolo appartamento “di salvataggio” e di averle
regalato una Polaroid per strappare al tempo gli istanti più belli, complici
ideali dell’inarrestabile e salvifica fantasia di Olivia. Tra le mura ospitali
di quella provvisoria zattera di salvataggio e nonostante l’esordio di una
giornata iniziata nel peggiore dei modi, Olivia sa che le cose migliori le
succedono sempre quando ci rinuncia.
Nelle stesse ore, come in un film a montaggio
alternato che costruisce un mosaico di coincidenze, irrompono tra le righe i
passi di Diego. Anche per lui è un giorno speciale, forse l’alba di un nuovo
inizio, che saprà offrire una tregua all’innominabile ferita che ha segnato la
sua infanzia. Olivia e Diego non sanno di essersi sfiorati per tutta la vita e
non ricordano nemmeno quello sguardo antico che ha reso le loro anime così
solitarie e tanto simili. Fra loro vibrano le onde invisibili
della serendipità, quella sensazione di euforia che si prova quando si
scopre una cosa non cercata mentre se ne sta cercando un’altra. E se è vero che
il destino segue regole invisibili, in quelle ore forse, il loro, di destino si
sta organizzando in una bizzarra successione di eventi guidata dalla
casualità.
Con un romanzo popolato di personaggi intensi e
vitali, che racconta con delicatezza le fragilità più estreme – quelle
dell’anima, dell’età, del lavoro e della sua mancanza – Paola Calvetti intona le
note dolci e coraggiose di chi, anche quando piovono guai, sa scrutare nel cielo
cercando uno squarcio di sereno pronto ad aprirsi.
Ci tengo a precisare che questa non è una recensione, bensì un consiglio. Appena li leggerò vi farò una descrizione accurata e sincera!!!
Voi avete già letto uno di questi libri?
Un bacio
Maria Antonietta :)