mercoledì 10 luglio 2013

"Il mistero dei nuraghi" e "Il mistero del nuraghe sommerso"...Dopo il mistero di Roswel

 
Recensione dei romanzi"Il mistero dei nuraghi" e del sequel "Il mistero del nuraghe sommerso" di Sandro Atzeni









Chi l'autore? Sandro Atzeni, nato a Cagliari, è diplomato in chimica industriale ma, seguendo un’innata passione per la fotografia e per le arti visive, è riuscito a coniugare perfettamente hobby e lavoro unendo le due cose.

È stato fotografo professionista e ha collaborato con famose aziende costruttrici in campo fotografico. Per lavoro ha percorso tutta la Sardegna e per hobby ne ha catturato, fotografandoli, gli angoli più reconditi e suggestivi.

Convinto che la Sardegna debba ambire con ragione ad uno sviluppo turistico e che le immagini non siano sufficienti ad esternare completamente le emozioni che l’Isola riesce a suscitare, con lo scopo di divulgarne le bellezze naturali e la cultura ha deciso di colmare questa lacuna scrivendo racconti che celino nel contenuto divertente, appassionante e scorrevole l’acquisizione inconscia delle peculiarità di tutto il territorio sardo e dei suoi abitanti.



#Link pagina facebook autore:  https://www.facebook.com/#!/ilmistero.deinuraghi?fref=ts


Il romanzo. Il protagonista del romanzo è Paolo Maxia, un trentottenne di origini sarde, che decide di lasciare il Madagascar, terra dove aveva vissuto sino ad allora con i genitori per conoscere meglio la terra madre: la Sardegna. Quella che dovrebbe essere una semplice vacanza per ritrovare i suoni, gli odori e i sapori della propria terra si trasforma nel giro di poco tempo in un avventura.

Paolo conoscerà prima George, spia americana, che si fingerà un archeologo e poi Rosa, sarda vissuta in America per diversi anni, e rimandata nell’isola per compiere una missione segreta. Gli anni sono quelli della guerra fredda, periodo in cui spie sovietiche e americane si contendevano il  sapere su ogni cosa e ogni mistero.  Proprio sul Mistero dei nuraghi in Sardegna,  si basa la ricerca di spie occidentali e orientali perché molto probabilmente non tutto è come sembra e Paolo e Rosa devono scoprire qual è questo mistero.






Il romanzo inizia con un temporale e quello che inizialmente si pensò essere un incidente aereo a Roswell. Per chi non lo sapesse nel luglio del 1947 un’astronave aliena precipitò nel deserto del New Mexico nei pressi di Roswell.  L’incidente venne spiegato dall’USAF come il risultato della caduta di un banale pallone sonda e la vicenda finì ben presto nel dimenticatoio.

Accanto al veicolo schiantato tutti avevano visto, proiettati all’esterno, degli esseri umanoidi ormai privi di vita, di corporatura esile, con teste molto grandi, di carnagione chiara e completamente glabri (senza peli), quelli che al giorno d’oggi vengono chiamati Alieni. Il libro parla di una figura aliena molto alta e anche di un macchinario che presentava la visione del globo terrestre disseminata di tanti puntini luminosi negli Stati Uniti, America Latina, Africa, ma la più alta concentrazione di questi puntini era in una zona ristretta: la Sardegna.

Queste luci rappresentavano proprio la posizione dei nuraghi. Per antonomasia, la Sardegna è l’isola dei nuraghi, ma molti danno a questi delle funzioni diverse da quelle della scienza ufficiale. Questo libro riprendendo la somiglianza tra la posizione dei nuraghi che costituiscono il plesso di Santu Antine e la costellazione delle Pleiadi gioca sulla probabilità che in realtà, ad aver costruito queste torri sia stato il popolo delle stelle. Il nuraghe di Santu Antine, attorno al quale ruotano entrambe i libri, costituisce una particolarità in tutta la Sardegna. Infatti, essendo delle fortezze i nuraghi sarebbero dovuti sorgere su colli o rilievi in posizioni strategiche e difensive. Non tutte le torri di pietra nascono in posti strategici e questo lascia intuire che le strutture possano avere fini diversi da quelli difensivi.

In questa casistica rientra il nuraghe di Santu Antine che per bellezza, armonia e complessità architettonica, è il nuraghe più raffinato dell’età nuragica. E’ proprio il Santu Antine e i nuraghi ad esso circonvicini che sono interessati dalla straordinaria coincidenza di essere disposti come le stelle dell’ammasso M45, noto proprio con il nome di Pleiadi. Dal punto di vista archeologico stupisce la decisione di costruire quel complesso proprio in quel punto, dove a differenza di tutti i nuraghi che poggiano le loro assisse di base su dei plateaux rocciosi o nella peggiore delle ipotesi ai margini di questi, quello di Santu Antine è costruito su una pianura alluvionale, decisione che comportò un surplus incredibile di lavoro da parte delle maestranze nuragiche che dovettero provvedere ad enormi opere di sbancamento e di riporto di terreno.
Paolo e Rosa e Furittu, il loro amico a quattro zampe che li seguirà nel corso delle loro avventure, attraverseranno tutta la Sardegna e tra spie russe, Padre Antioco, il frate archeologo e tanti altri scopriranno dove sta la verità.

Quello che per il momento è certo è che in qualche modo, sin dall’antichità, esisteva un contatto diretto tra le genti sarde e le stelle. Molto probabilmente non sapremo mai se che sia vero o meno,  che il popolo delle stelle sia entrato a contatto con i nuragici, ma è certo che le Pleiadi sono da sempre un punto di riferimento per i popoli antichi: dai Babilonesi nel 2000 a.C, alla citazione di Omero nel V libro dell’Odissea dove Ulisse dall’isola di Ogigia, sede della ninfa Calipso, traccia la sua rotta marina tenendo bene in vista le Pleiadi e l’Orsa.

La verità sta nel mezzo e in questo libro si nasconde l’idea, quella di Sandro Atzeni, in cui il mistero di adesso, quello degli alieni, sia stato un mistero anche nel passato di altri popoli.

Ringrazio l'autore per avermi inviato questi due romanzi interessanti che ho voluto recensire nel mio blog!

Maria Antonietta Azara

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